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News | Transizione ecologica: il ruolo del Mobility Manager

Con Il “Decreto Rilancio” (DL 34/2020, convertito in Legge 77/2020), è stato introdotto l'obbligo di nominare un Mobility Manager per tutte le aziende o gli Enti pubblici con più di 100 dipendenti (contro i 300 per unità locale/800 complessivi, indicati nel Decreto del 1998)

Ai fini della verifica della soglia dei 100 dipendenti per ogni singola unità locale, il decreto stabilisce che si considerano come dipendenti, oltre a quelli assunti dall'azienda, anche le persone che, seppur dipendenti di altre imprese e pubbliche amministrazioni, operano stabilmente, ovvero con presenza quotidiana continuativa, presso la medesima unità locale in virtù di contratti di appalto di servizi o di forme quali distacco, comando o altro.

Le imprese destinatarie sono tenute ad adottare entro il 31 dicembre di ogni anno un PSCL - Piano Spostamenti Casa-Lavoro dei propri dipendenti e di inviarlo al Comune di localizzazione dell'unità locale entro i successivi 15 giorni.

Nell’ottica di perseguire la definizione di Mobilità Sostenibile, la figura del Mobility Manager è deputata a gestire gli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti attraverso l'ottimizzazione dei trasporti, la riduzione dell'uso dei mezzi privati ed una migliore organizzazione degli orari, al fine ultimo di limitare la congestione del traffico e le emissioni in atmosfera.

Nel dettaglio le sue funzioni sono:

  • promozione, attraverso l’elaborazione del PSCL, della realizzazione di interventi per l’organizzazione e la gestione della domanda di mobilità del personale dipendente, al fine di consentire la riduzione del traffico veicolare privato;

  • supporto all’adozione del PSCL;

  • adeguamento del PSCL, anche sulla base delle indicazioni ricevute dal Comune territorialmente competente;

  • verifica dell’attuazione del PSCL, anche ai fini di un suo eventuale aggiornamento, attraverso il monitoraggio degli spostamenti dei dipendenti e la valutazione, mediante indagini specifiche, del loro livello di soddisfazione;

  • cura dei rapporti con enti pubblici e privati direttamente coinvolti nella gestione degli spostamenti del personale dipendente;

  • attivazione di iniziative di informazione, divulgazione e sensibilizzazione sul tema della mobilità sostenibile;

  • promozione con il Mobility Manager d’area di azioni di formazione e indirizzo per incentivare l’uso della mobilità ciclo-pedonale, dei servizi di trasporto pubblico e dei servizi ad esso complementari e integrativi anche a carattere innovativo;

  • supporto al Mobility Manager d’area nella promozione di interventi sul territorio utili a favorire l'intermodalità, lo sviluppo in sicurezza di itinerari ciclabili e pedonali, l’efficienza e l’efficacia dei servizi di trasporto pubblico, lo sviluppo di servizi di mobilità condivisa e di servizi di infomobilità

NB. Nel 2018 UNI ha elaborato la Prassi di Riferimento UNI/PdR 35:2018, allo scopo di definire i requisiti di conoscenza, abilità e competenza di quattro profili professionali relativi alla mobilità aziendale. Le figure delineate sono quelle del:

  • Mobility Manager (gestore degli spostamenti casa-lavoro);

  • Fleet Manager (responsabile della gestione della flotta aziendale);

  • Travel Manager (gestore delle trasferte di lavoro);

  • Corporate Mobility Manager (che coordina le attività dei suddetti manager);

Il decreto è entrato in vigore il 27 maggio 2021 e, in fase di prima applicazione, le aziende devono adottare il PSCL entro 180 giorni dalla sua entrata in vigore, quindi entro il 23 novembre 2021.

Le aziende hanno la possibilità di delegare tale ruolo anche ad un consulente esterno.

Siamo a disposizione per fornirvi il supporto più adeguato alla vostra realtà aziendale.


Alessandra Perini

perini@xlteam.it

335 774 7884

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