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News | OT23: non solo una riduzione dei costi

Tra le nostre attività di consulenza rientra anche il supporto all’elaborazione e mantenimento di sistemi di gestione non certificati da terzi parti (come le famose Procedure Semplificate o SGSSL) che risultano fondamentali per la finalizzazione dell’invio dell’OT23.
Per chi non lo conoscesse, Il modello OT23 riguarda lo sconto dei premi assicurativi per interventi migliorativi delle condizioni di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro, adottati dalle imprese, in aggiunta a quelli previsti dalla normativa vigente in materia.
La riduzione, nel caso venga accettata e approvata dall’INAIL, viene calcolata come segue:
- 28 per cento di sconto (fino a 10 lavoratori)
- 18 per cento di sconto (fra gli 11 e fino a 50 lavoratori)
- 10 per cento di sconto (fra i 51 e fino a 200 lavoratori)
- 5 per cento di scontro (oltre 200 lavoratori)
Troppo spesso però ci si limita a vedere il solo aspetto economico di questi modelli, o meglio, dei sistemi di gestione alle loro spalle, perdendo di vista proprio il messaggio che vorrebbe invece essere promosso, ovvero quello del perseguire in maniera virtuosa l’applicazione e il mantenimento della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Ovviamente non stiamo parlando di massimi sistemi, ma di, come citato precedentemente, “interventi migliorativi”. Non andremo a soffermarci troppo su quelli che sono i tecnicismi del modello, ma ci focalizzeremo invece sugli aspetti rilevanti del modello.
Come tutti i sistemi di gestione, anche se non certificati da terze parti, presenta la componente di prevenzione ovvero quella serie di azioni che, in maniera lungimirante, considerano gli aspetti deboli del contesto permettendo quindi una pianificazione delle contromisure.
Dal classico piano di manutenzione ordinaria che considera ovviamente le attrezzature sia produttive che di supporto (caldaie, estintori, etc.) al piano formativo sottoforma di scadenziario per l’aggiornamento delle figure di spicco per il tema sicurezza, fino all’identificazione dei “near miss” ovvero i Quasi-Incidenti. Questi ultimi in particolare risultano essenziali per comprendere e mitigare quella che è sicuramente una delle macchine più gravi del nostro panorama lavorativo: le morti bianche.
Il near miss, infatti, considera un evento pericoloso (per esempio un materiale a magazzino che cade a fianco di un operatore, oppure il manutentore interno che sta per essere investito da un muletto), come lo spunto per cui andare ad analizzare la causa radice prima ancora che si verifichi l’incidente e l’infortunio (o peggio). Se considerato nella maniera più efficace, l’analisi del near miss, è una delle chiavi di volta per la prevenzione degli infortuni e la realizzazione delle contromisure necessarie (cambiare per esempio i percorsi di segnaletica orizzontale, oppure rivedere un piano di manutenzione, oppure cambiare delle prassi operative, etc.)
Come spesso accade abbiamo sempre in casa la maggior parte del know how e degli strumenti per migliorarci, il problema è che non vengono considerati ed utilizzate nella debita modalità dando spesso la colpa alla distrazione o limitandoci a dire “è stato un caso”. Chiudiamo quindi con una riflessione e scomodiamo un famoso detto che cita “quando il saggio indica la luna, gli stolti guardano il dito”.
Se doveste ritenere necessario il nostro supporto o volete semplicemente approfondire la tematica potete contattarci per qualsiasi consulto.
Alessandra Perini
335 774 7884