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News | Certificazione parità di genere: I KPI che misurano la parità di genere nelle aziende

Le imprese capaci di adottare misure concrete per ridurre il divario di genere rispetto alle opportunità di crescita, alla parità salariale e alla tutela della maternità, possono richiedere la certificazione accreditata e ottenere sgravi fiscali.
Per ottenere la certificazione della parità di genere le imprese dovranno rispettare i parametri minimi definiti dalla norma UNI/PdR 125:2022 relativa alle “Linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede l’adozione di specifici KPI (Key Performance Indicator – indicatori chiave di prestazione) inerenti alle politiche di parità di genere nelle organizzazioni”.
Il punteggio minimo per accedere alla certificazione è 60%
I KPI sono di natura quantitativa e qualitativa.
· L’area cultura e strategia è volta a misurare che i principi e gli obiettivi di inclusione, parità di genere e attenzione alla gender diversity dell’organizzazione siano coerenti con la sua visione, le finalità e i valori che caratterizzano l’ambiente di lavoro. Include in totale sette indicatori, che costituiscono il 15% della valutazione complessiva.
· La seconda area, inerente alla governance, misura il grado di maturità del modello di governance dell’organizzazione volto a definire gli adeguati presidi organizzativi e la presenza del genere di minoranza negli organi di indirizzo e controllo dell’organizzazione, nonché la presenza di processi volti a identificare e porre rimedio a qualsiasi evento di non inclusione. A quest’area fanno riferimento cinque indicatori, per un totale del 15% della valutazione complessiva.
· L’area “processi HR” si compone di sei indicatori volti a misurare il grado di maturità dei principali processi relativi ai diversi stadi che caratterizzano il ciclo di vita di una risorsa nell’organizzazione e che si dovrebbero basare su principi di inclusione e rispetto delle diversità. Questa area ammonta per il 10% della valutazione complessiva.
· L’area inerente alle “opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda” è volta a misurare il grado di maturità delle organizzazioni in relazione all’accesso neutrale dei generi ai percorsi di carriera e di crescita interni e la relativa accelerazione. I KPI inerenti sono sette – che costituiscono il 20% della valutazione.
· La quinta area, “equità remunerativa per genere”, è volta a misurare il grado di maturità delle organizzazioni in relazione al differenziale retributivo in logica di total reward comprendente quindi anche compensi non monetari quali sistemi di welfare e well-being. Include tre indicatori che ammontano per il 20% della valutazione complessiva.
· Infine, l’area “tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro” misura il grado di maturità delle organizzazioni in relazione alla presenza di politiche a sostegno della genitorialità nelle diverse forme e l’adozione di procedure che facilitino e supportino la presenza anche di donne con figli e figlie in età prescolare. A questa area fanno riferimento cinque indicatori, che pesano sulla valutazione finale per il 20%.
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Alessandra Perini
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